Il giardinaggio migliora l'umore
E’ risaputo che il giardinaggio migliora l’umore, aumenta la stima in sé, placa l’ansia, diminuisce il rischio di cadere in depressione; lo ha dimostrato praticamente uno studio scientifico di alcuni ricercatori britannici dell’Università di Westminster ed Essex, pubblicando i risultati sul Journal of Public Health.
In particolare, basta mezz’ora a settimana per essere più sani di chi non pratica questa passione nel tempo libero; chi ha quest’hobby ha un indice di massa corporea basso per cui corre un minor rischio di essere in sovrappeso oppure obeso; da ciò prende il via il suggerimento dei ricercatori alle pubbliche amministrazioni affinchè mettano a disposizione dei cittadini gli orti urbani in cui coltivare fiori e piante, tutelando in tal modo la salute dei cittadini.
In Italia la situazione relativa alla correlazione di giardinaggio ed umore è questa: il 46,2% ha fiori o piante in casa sul balcone o nel giardino, con un picco del 50,8% tra chi ha meno di 34 anni, a detta dell’analisi condotta da Coldiretti/Censis e resa pubblica nella Festa dei fiori ad Expo 2015; a tale divulgazione è seguita la stesura di un tappeto floreale fatto da un milione e mezzo di petali, ispirato al tema dell’amore, ad opera di tredici infioratori della Campania, nonchè la distribuzione di migliaia di talee di margherita e di gerbere della Toscana e di fiori della Liguria ed altre regioni. Tutto l’evento era finalizzato a far comprendere che piante e fiori abbelliscono il pianeta e contrastano l’inquinamento, i cambiamenti climatici ed il dissesto idrogeologico.
La Coldiretti afferma che l’interesse a praticare il giardinaggio per migliorare l’umore è trasversale a maschi e femmine, a fasce d’età diverse, a territori di residenza svariati, anche se il pollice verde effettivamente ce l’ha il 47,5% degli uomini ed il 43% delle donne. Nove italiani su dieci dicono che avere delle piante in casa dà piacere ed ha una funzione antistress, cosa che è stata provata anche da numerosi studi clinici, cui si contrappone però una diminuzione nelle vendite, dopo il picco storico di otto milioni di acquirenti registratosi raramente negli ultimi dieci anni.